Particolato (PM10)

Descrizione indicatore

Il PM10 è l’insieme di particelle con diametro aerodinamico inferiore a 10 μm. Queste particelle, per via delle ridotte dimensioni, possono penetrare nell’apparato respiratorio generando impatti sanitari la cui gravità dipende, oltre che dalla quantità, dalla tipologia delle particelle. Il PM10 si distingue in primario, generato direttamente da una fonte emissiva (antropica o naturale), e secondario, derivante cioè da altri inquinanti presenti in atmosfera attraverso reazioni chimiche.
Le concentrazioni di PM10 vengono rilevate dagli analizzatori automatici collocati nelle stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria distribuite sull’intero territorio regionale. Questi analizzatori sfruttano il principio dell’assorbimento della radiazione β da parte del particolato raccolto su di un filtro. Il campionamento dura 24 ore; al termine di questo periodo viene effettuata la misura della concentrazione.
I dati vengono trattati secondo un protocollo che prevede tre livelli di validazione:

  1.     giornaliera, prima della pubblicazione sul sito web di ARPA Puglia;
  2.     mensile, prima della pubblicazione del report mensile;
  3.     annuale, per la pubblicazione del report annuale di qualità dell’aria e della trasmissione al MATTM e a ISPRA.

Obiettivo

Per il PM10, il DECRETO LEGISLATIVO 13 agosto 2010, n. 155 Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa fissa due valori limite: una concentrazione media annua di 40 μg/m3 e una concentrazione media giornaliera di 50 μg/m3 da non superare più di 35 volte nell'anno solare.

Periodicità di aggiornamento: Annuale

 

2022  - Stato e trend Indicatore

202120202019 - 2018 - 2017 - 2016 - 2015 - 2014 - 2013 - 2012

2011 e precedenti: RSA

 

[aggiornato il 22 agosto 2023]

Condividi