Un’Agenzia più solida, efficiente e pronta a rispondere alle complesse sfide ambientali della Puglia: è questo l’obiettivo strategico che Arpa Puglia sta realizzando attraverso un processo articolato di riorganizzazione interna e stabilizzazione del personale precario. La Direzione Generale dell’Agenzia ha avviato già da tempo un’importante processo di riorganizzazione del personale.
L’intervento si inserisce in un disegno strategico volto a rafforzare l’identità e l’autonomia scientifica dell’Agenzia, migliorandone la capacità di risposta alle sfide ambientali e sanitarie del territorio pugliese. Il nuovo organigramma, frutto di un’attenta analisi delle risorse umane, ha interessato tutti i livelli e settori dell’Agenzia, garantendo una più razionale distribuzione delle competenze, l’ottimizzazione dei processi interni e una maggiore valorizzazione del capitale dirigenziale.
“Lo scorso anno avevamo preso un impegno con Arpa per rafforzare il suo organico – ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano oggi intervenendo oggi all’incontro con la direzione strategica – e adesso lo stiamo mantenendo, con non pochi sacrifici anche alla luce dei finanziamenti governativi dei sistemi sanitari che hanno costretto quasi tutte le Regioni italiane ad aumentare la pressione fiscale per colmare il deficit sanitario. Noi abbiamo evitato questo carico sui cittadini ma ovviamente stringere continuamente le briglie del nostro bilancio è una di quelle cose che alle volte non consente di fare neanche tutto quello che si vuole e che riteniamo giusto fare. Però la Regione ha deciso, ciò nonostante, di sostenere l’attività di Arpa, per il ruolo rilevante che detiene. Ricordo che anche quest’anno il nostro mare è sul podio come il più pulito d’Italia e questo grazie anche ai nostri controlli, con Arpa Puglia, che obbligano tutti a rispettare le regole, e insieme ad Acquedotto pugliese che fa il suo lavoro depurando bene le acque della nostra regione. Arpa è un presidio centrale e rappresenta anche un po’ il simbolo della voglia della Puglia di perseguire lo sviluppo sostenibile e, in particolare, la tutela dei nostri beni ambientali e della salute umana. Arpa non esegue solo controlli ambientali ma anche quelli sulle filiere produttive legate al cibo che sono i due punti di forza dell’economia pugliese: l’agricoltura con la capacità di produrre buon cibo, di tutelare la salute e garantire un ambiente che abbassi i livelli epidemiologici di tante malattie drammatiche che, invece, altrove sono ancore e purtroppo molto diffuse”.
Arpa Puglia, quindi, ha compiuto un passo importante verso l’efficienza e l’innovazione organizzativa. "Questo duplice intervento, di riordino organizzativo e di stabilizzazione, rappresenta un passaggio importante per Arpa Puglia – ha ribadito il direttore generale Vito Bruno –. Il processo di stabilizzazione è un atto necessario per chi da anni contribuisce con professionalità e competenza alla missione dell’Agenzia. Abbiamo costruito un modello organizzativo trasparente, solido e orientato al merito, capace di garantire stabilità e valorizzazione. Grazie a un lavoro di squadra e al supporto della Regione Puglia, abbiamo portato a conclusione un’evoluzione strutturale che rafforza le fondamenta di Arpa Puglia e ne garantisce un futuro più stabile e ordinato. Siamo ora pronti ad affrontare con rinnovato entusiasmo le sfide ambientali che ci aspettano".
Una nuova organizzazione per una nuova fase operativa
Arpa Puglia (con la Deliberazione del direttore generale n. 141 del 29 marzo 2024) ha avviato una ristrutturazione complessiva delle strutture dirigenziali, ridefinendo l’assetto organizzativo dell’Agenzia, alla luce delle disposizioni delle leggi vigenti (Legge n. 132/2016 e Regolamento Regionale n. 7/2008). L’intervento si colloca all’interno di un quadro regolatorio che impone una verifica periodica dell’assetto organizzativo da parte del direttore generale, soprattutto in presenza di nuove competenze assegnate all’Agenzia.
L’attuazione della riorganizzazione ha riguardato in maniera trasversale le Unità Operative Complesse (Uoc) e Semplici (Uos), prevedendo sia il rinnovo che l’assegnazione di nuovi incarichi, attraverso procedure comparative trasparenti e coerenti con quanto stabilito dai vigenti Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro per la Dirigenza.
Tra gli incarichi oggetto di riorganizzazione figurano:
• Direzioni di Unità Operative Complesse afferenti alla Direzione Scientifica, alla Direzione Amministrativa e ai Dipartimenti Ambientali Provinciali;
• Conferme e nuovi incarichi quinquennali per le Unità Operative Semplici, distribuite presso tutte le sedi territoriali dell’Agenzia;
• Assegnazione di nuove responsabilità per le strutture specialistiche come i servizi dedicati alla transizione digitale, alla gestione tecnica e alla comunicazione istituzionale.
La nuova organizzazione ha riguardato anche i vertici dei Dipartimenti Ambientali Provinciali (Dap), con l’assegnazione degli incarichi di Direttore per tutte le province pugliesi, incluso il Dipartimento di nuova istituzione, quello della provincia di Barletta, Andria, Trani (Dap Bat).
Questa riorganizzazione rappresenta un passo fondamentale per rafforzare la capacità operativa e strategica di Arpa Puglia nel rispondere in modo sempre più tempestivo ed efficace alle esigenze ambientali del territorio regionale, assicurando al contempo la piena valorizzazione delle competenze interne e quindi il miglioramento continuo della qualità dei servizi offerti. Ne è conferma il giudizio dell’Oiv, Organismo Indipendente di Valutazione, che ha assegnato un punteggio pari al 100/100 alla performance complessiva dell’Agenzia.
Stabilizzazioni: 29 nuove unità in pochi giorni
Parallelamente alla riorganizzazione interna, l’Agenzia ha dato concreta attuazione a una procedura di stabilizzazione del personale precario (ai sensi dell’art. 20, comma 2, del D.Lgs. n. 75/2017), che ha dato finalmente certezza e continuità a tante professionalità fondamentali per il funzionamento dell’Agenzia, consolidandone l’elevato livello qualitativo delle prestazioni di competenza in campo ambientale.
L’Avviso pubblico del 24 dicembre 2024 ha avviato il percorso, articolato in prove scritte e orali, con la nomina di 8 Commissioni esaminatrici e la pubblicazione di 20 graduatorie finali.
Il processo si è concluso tempestivamente con la stabilizzazione di 29 unità distribuite su tutto il territorio regionale, nei seguenti profili:
Settore tecnico-scientifico: il maggior numero di stabilizzazioni, con 26 unità distribuite tra profili come Chimico, Biologo, Perito Chimico, Tecnico della prevenzione nei luoghi di lavoro, Scienze Ambientali, un Operatore subacqueo e un Collaboratore tecnico professionale – Comunicazione e stampa.
Settore amministrativo: 3 unità.
Particolare attenzione è stata dedicata alla sede di Taranto, dove si è completata la stabilizzazione di 3 unità rispetto alle 5 unità previste dal Piano Taranto. Le 2 posizioni attese per le quali non sono pervenute candidature, sono state convertite in assunzioni dall’esterno. Il numero complessivo delle assunzioni di personale a tempo indeterminato per la sede di Taranto, già in parte realizzate, è di 18 unità.
Una strategia sostenuta dalla Regione Puglia
L’intero processo relativo alle stabilizzazioni è stato reso possibile grazie al fondamentale apporto finanziario della Regione Puglia, che ha messo a disposizione risorse specifiche per favorire il consolidamento strutturale e professionale dell’Agenzia. Un esempio significativo di come la sinergia tra livello regionale e agenziale possa tradursi in azioni concrete e permanenti, a beneficio dell’efficacia amministrativa e gestionale con conseguenti riflessi per la tutela ambientale.
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