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Modulo 9 - Habitat di fondo marino sottoposti a danno fisico

Finalitā dell'indagine

Lo scopo del modulo 9 (Habitat di fondo marino sottoposti a danno fisico) č quantificare la pressione da abrasione sul fondo marino. Per tale scopo č necessario indagare almeno due aree per sottoregione: a) una potenzialmente interessata da perturbazioni fisiche dovute ad attivitā di pesca con mezzi che interagiscono in modo attivo sul fondo (area di impatto); b) una caratterizzata da una assente o minore perturbazione fisica dovuta ad attivitā di pesca con mezzi che interagiscono in modo attivo sul fondo (area di riferimento). Le due aree possono essere individuate in una zona entro le 12 NM dalla costa, fino ai 100 m di profonditā e devono avere caratteristiche di granulometria e profonditā confrontabili. In particolare, secondo quanto stabilito nel POA 2021, il Modulo 9 č a carico di ARPA Molise, la quale ha collaborato con ARPA Puglia per la scelta dell’area di riferimento “bianco relativo” (figura 1).

Frequenza di campionamento

I parametri da rilevare durante il monitoraggio del modulo 9 sono indicati nella tabella 1

                        Tabella 1: parametri e relative frequenze (modulo 9)

        9_Mod9

Piano di campionamento

Nelle aree di indagine le attivitā di monitoraggio devono essere eseguite una volta l’anno.

Mod_9

                       Figura 1. area di riferimento “bianco relativo” prevista per il modulo 9

                           Tabella 2: centroide dell'area di riferimento "bianco relativo"

                                   Mod_9_2

Nelle area d’indagine devono essere acquisiti dati batimetrici e morfologici del fondo, mediante indagini con sonar a scansione laterale (Side Scan Sonar – S.S.S.) o ecoscandaglio multifascio (multibeam echosounder) in grado di acquisire dati di backscatter, su aree di dimensioni pari a 25 2 km.  Successivamente alla caratterizzazione batimetrica e morfologica del fondo marino deve essere indagato il popolamento epimegabentonico. All’interno di ogni area d’indagine (impatto e riferimento) devono essere individuati 3 siti nei quali effettuare almeno 3 cale di pesca a strascico (per un totale di 9 cale ad area). Inoltre deve essere raccolto un campione di sedimenti superficiale associato ad ogni cala (per un totale di 9 campioni) sul quale si devono effettuare le analisi granulometriche. I prelievi devono essere eseguiti prima del passaggio della rete a strascico.

Metodologia di analisi

Le metodologie di analisi sono quelle indicate nelle schede metodologiche del modulo 9 e prevedono:

  • Elaborazione dei dati geofisici (morfologici e/o di backscatter): mosaico di backscatter in file formato geotiff (nel caso si utilizzi Side Scan Sonar); mappa della morfobatimetria dell’area in formato geotiff (nel caso si utilizzi multibeam echosounder).
  • Popolamento epimegabentonico: tutti gli organismi del campione devono essere identificati fino al massimo livello tassonomico possibile, contati e pesati. Le liste specie relative all’epimegabenthos devono essere restituite facendo riferimento alla classificazione WORM (Worl Register of Marine Species).
  • Granulometria del sedimento superficiale, con individuazione delle seguenti 4 classi: ghiaia, sabbia, silt e argilla.

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