Monitoraggio Corpi Idrici Sotterranei (CISott) ARPA Puglia si occupa delle attività di monitoraggio qualitativo dei Corpi Idrici Sotterranei effettuato ai sensi della Direttiva 2000/60/CE, così come recepita dal D.Lgs. 152/2006 e dal D.Lgs. 30/2009. Il progetto di monitoraggio dei corpi idrici sotterranei della Puglia, denominato progetto “Maggiore”, è stato approvato con DGR 20 febbraio 2015 n. 224 quale riattivazione, adeguamento e prosecuzione del “Progetto Tiziano”, attuato dal 2007 al 2011, e sulla base del documento “Identificazione e Caratterizzazione dei Corpi Idrici Sotterranei della Puglia ai sensi del D.Lgs. 30/2009”, approvato con DGR 1 ottobre 2013 n. 1786. A seguito di necessità emerse nelle fasi di avvio del progetto “Maggiore” e sulla base delle attività svolte nel corso del triennio 2016-2018, la Sezione Risorse Idriche della Regione, avvalendosi della struttura del Comitato di Coordinamento, ha eseguito una attività di ridefinizione complessiva della rete di monitoraggio del Progetto Maggiore, quale attività propedeutica alla prosecuzione del monitoraggio, in vista della definizione dello stato ambientale dei corpi idrici sotterranei da effettuare a chiusura del ciclo di monitoraggio. L’attività di aggiornamento della rete Maggiore è stata approvata con la DGR 19 dicembre 2019 n. 2417, "P.O.R. Puglia 2014-2020 - Azione 6.4 - Integrazione e rafforzamento dei sistemi informativi di monitoraggio della risorsa idrica. Programma di Monitoraggio dei corpi idrici sotterranei. Aggiornamento rete di monitoraggio del Progetto Maggiore ex DGR 224/2015”. Ulteriori adeguamenti finalizzati all’ottimizzazione della rete sono formalizzati nei Programmi Operativi per l’esecuzione delle Attività definiti con la Sezione Risorse Idriche della Regione. Complessivamente la rete di monitoraggio dei 29 corpi idrici sotterranei individuati in Puglia si compone di 441 siti di monitoraggio, ripartiti tra 428 pozzi e 13 sorgenti ed articolati in 338 siti di monitoraggio qualitativo e 256 siti di monitoraggio quantitativo. Con riguardo alle 338 stazioni per l’esecuzione del monitoraggio chimico qualitativo, 295 sono inserite nella rete di monitoraggio operativa e le ulteriori 43 fanno parte della rete di monitoraggio di sorveglianza. Sono state previste inoltre reti integrative utili a monitorare l’impatto di specifiche pressioni di origine antropica e naturale:
Ai sensi della Direttiva 2000/60/CE e del suo decreto di recepimento, un ciclo di monitoraggio ai fini della classificazione dello stato di rischio e della verifica dei trend evolutivi dei corpi idrici sotterranei deve essere sviluppato nell'arco di sei anni, periodo in cui si attuano il monitoraggio di sorveglianza ed il monitoraggio operativo. Il primo ciclo di monitoraggio regionale si è svolto nel sessennio 2016-2021, con il sostegno finanziario ricevuto dall’Unione Europea a valere sul P.O.R. Puglia 2014-2020 – Asse VI - Azione 6.4 – Sub-Azione 6.4b. Nella sezione dedicata sono disponibili gli esiti della classificazione intermedia dello stato chimico, riferita al triennio 2016-2018. Triennio 2016 - 2018Le elaborazioni relative all’intero ciclo sessennale sono state completate da ARPA Puglia ed è in corso di approvazione e pubblicazione la valutazione dello stato chimico 2016-2021. Attualmente sono in corso le attività relative al nuovo ciclo sessennale 2022-2027 (DGR 27 dicembre 2022 n. 1985).
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